Eccomi
a Montcuq, dopo due giorni di camminata pesante. Traversata stupenda in mezzo
alle ginestre, un temporale dopo l’altro, poi un caldo spaventoso. Segnalazione
non buona. Ultimi chilometri penosi. Tirato fuori il cappello per il sole, ma
mi fa sudare la testa. Il male ai piedi è tremendo.
Mi
sono sistemata alla gîte de Souleillan, circondata dalla lavanda,
un piccolo paradiso terrestre.
Ieri
ho percorso 35 km ,
oggi 32, non di grande salita, ma impegnativi per il calore, i temporali, il
male ai piedi, il peso dello zaino. Del resto è quello che volevo: trovarmi in
mezzo alla natura e in mezzo alla gente vera, tutti veramente in gamba. Molti
sono partiti dalla loro casa a piedi, chi da Ginevra, chi da Friburgo, chi da
Annecy.
In
compenso vedo una natura che non pensavo di trovare: ieri ho seguito una strada
romana che non finiva mai, tutta sassi a punta. Oggi ho camminato tra ginestre
in fiore, terra creta a volte asciutta a volte fradicia. Col mio passettino da
Pasubio sono comunque arrivata presto.
In questo momento c’è un
senso di pace e serenità, tutti sono silenziosi e si rilassano scrivendo il
diario di viaggio.
Note tecniche (orientative):
Lunghezza: 32 km; ore 8,15; dislivelli: 300 m
Note tecniche (orientative):
Lunghezza: 32 km; ore 8,15; dislivelli: 300 m
© Testo e foto di Daniella Forestan
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